«La campagna del fagiolino è iniziata bene anche se in ritardo a causa di un aprile e maggio freddi e piovosi. Stiamo constatando un’ottima qualità del prodotto e una buona disponibilità dello stesso.»
È quanto dichiara Alberto Bertuzzi, responsabile marketing della nostra Società agricola, nell’articolo uscito ieri su Libertà. Protagonista, sia del redazionale che del business d’impresa, è il fagiolino, alla cui coltivazione sono destinati ben 700 ettari di terreno adiacente all’azienda nei periodi estivo e autunnale.
Le sensazioni positive manifestate da Alberto sono incoraggiate da un aspetto tutt’altro che trascurabile: «Abbiamo investito molto sulla lavorazione dei prodotti freschi, dalle macchine per la raccolta fino a quelle dedicate alla trasformazione, valorizzando ed efficientando ulteriormente la filiera del fagiolino che sottolineo è a residuo zero.» Aspetto che rimarca l’attenzione che Riverfrut dedica alla sostenibilità e al risparmio energetico del processo. E a proposito di ‘processo’…
Libertà chiude il trafiletto menzionando il processo d’industrializzazione 4.0 di cui l’azienda è al centro da 5 anni, accelerando la distribuzione all’estero: aprire nuovi mercati si attesta infatti una priorità non solo per i pronti, ma anche per il fagiolino. E chissà che non ci stiamo già riuscendo…